Nel 2009 è stato creato in Portogallo il regime del “Residente non Abituale” (RNH), con l´obiettivo di attirare in particolare i pensionati dei Paesi Europei offendo a chi trasferisce la propria pensione in Portogallo un regime fiscale agevolato per dieci anni sulla pensione (attualmente una tassazione fissa del 10%).
È bene tenere ricordare che l’attuale convenzione tra Italia e Portogallo in materia di doppia imposizione fiscale tra i due Paesi non prevede per i pensionati ex dipendenti pubblici la possibilità di pagare le imposte nel Paese di residenza, escludendo questi ultimi dai benefici fiscali previsti dal Portogallo.
Come avviare il trasferimento
Per i cittadini dell'Unione Europea la procedura è abbastanza semplificata ma richiede pazienza e molta attenzione: il primo passo per avviare il trasferimento è ovviamente quello di avere una residenza fisica: ovvero un appartamento in affitto o di proprietà' senza il quale sarà impossibile avviare la procedura per la residenza anagrafica e fiscale portoghese. Tenete presente, che il mercato immobiliare portoghese non è facile, la domanda in alcune zone è molto alta e quindi bisogna armarsi di pazienza e, preferibilmente affidarsi a degli specialisti, se si vuole evitare di perdere tempo e denaro, noi possiamo segnalarvi professionisti del settore, anche italiani, che operano in Portogallo e potranno esservi d'aiuto nella ricerca. Una volta in possesso del contratto di affitto (o di acquisto) si potrà dare avvio a tutta la procedura necessaria al vostro trasferimento.
Quali documenti servono
Dall'Italia sarà necessario portare un documento di identità e una copia del vostro CUD recente o del certificato di pensione. Una volta arrivati in Portogallo, bisogna acquisire il Numero di Identità Fiscale (NIF) che corrisponde al nostro codice fiscale e avviare un contratto di affitto o di compravendita di un'abitazione. Successivamente, si richiederà presso il Comune scelto, il Certificato di Residenza Portoghese. Una volta ottenuta la residenza, si potrà richiedere presso il Consolato Italiano l'iscrizione alla Anagrafe degli Italiani all'estero (AIRE). A partire dal 183º di iscrizione AIRE sarete quindi considerati fiscalmente residenti all' estero, per questo è fondamentale iniziare le pratiche per tempo (preferibilmente entro il mese di aprile) in modo di inoltrare la richiesta di iscrizione AIRE entro il termine tassativo del 30 giugno per non perdere l'esenzione per l´intero anno.
Come iniziare a godere dei benefici fiscali
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Effettuata la richiesta di iscrizione all'AIRE, si potranno avviare le domande per il trasferimento della pensione sul conto corrente che avrete aperto presso la banca portoghese ed inviare la apposita modulistica per richiedere la esenzione delle imposte italiane all' INPS (o all' Ente equivalente che eroga la pensione) in base alla convenzione contro la doppia imposizione fiscale tra Italia e Portogallo. In questo caso la procedura non è rapidissima e richiede particolare attenzione. Per non correre il rischio di vedersi respinta la domanda, quindi, il “fai da te” non è una buona opzione. L'ultimo, ma non meno importante, passo da compiere sarà quello di richiedere lo status di Residente Non Abituale (RNH) che consentirà al richiedente di godere del regime di fiscalità agevolata per la durata di dieci anni (10% del valore della pensione). È utile ricordare che, anche se i controlli sono sporadici, per continuare a godere dei benefici fiscali vige l'obbligo di trascorrere ogni anno solare almeno 183 giorni fuori dal territorio italiano.